La search intent: Cos’è e perchè è così importante per la SEO

Il search intent

Al fine di raggiungere il posizionamento tanto desiderato sui motori di ricerca, in particolare su Google, non si può trascurare “l’intento di ricerca” o, più comunemente, il “search intent“, strumento spesso sottovalutato ma che può dare molte soddisfazioni, vediamo perchè.

Sappiamo che ormai uno degli aspetti fondamentali per raggiungere le prime posizioni sui motori di ricerca sono i contenuti. Non tutti i contenuti, solo quelli con caratteristiche specifiche (ne riparleremo in un articolo dedicato) e che siano in linea con una rigorosa strategia di Content marketing.

Cerchiamo ora di spiegare cos’è il search intent e perchè può essere d’aiuto al posizionamento del vostro sito sito tramite l’attività SEO e di posizionamento sui motori di ricerca.

Indice dell’articolo

1 Cos’è la Search Intent?
1.1 Cos’è una query di ricerca?
2 Perché il search intent è importante?
3 Quali sono i 4 Search Intent più comuni?
3.1 Intento navigazionale
3.2 Intento informazionale
3.3 Intento commerciale
3.4 Intento transazionale
4 Come scoprire quali search intent sono in linea con i nostri obiettivi?

Cos’è la search intent?

La search intent o intento di ricerca è il “vero motivo” in base al quale un utente effettua una ricerca su Google. E’ quindi fondamentale conoscere come il motore di ricerca risponda a quel determinato intento di ricerca in modo da creare appositi contenuti e popolare quindi le SERP per andare incontro a determinate query e rispondere ad un bisogno reale dell’utente.

Cos’è una query di ricerca?

Le query di ricerca sono un insieme di parole chiave (keywords) con cui un utente esprime un’intenzione di ricerca sul web (chiamata tecnicamente search intent) attraverso l’uso di un motore di ricerca.

Perchè è importante la search intent?

Obiettivo di ogni sito è ovviamente avere più visitatori in target con quello che promuove. Per fare questo è necessario che Google dia al vostro sito un giudizio (ranking) elevato dando alle pagine il punteggio più alto possibile per un determinato intento specifico della query di ricerca. Quindi è fondamentale pubblicare contenuti di qualità in base alle intenzioni del pubblico che sta cercando quel determinato argomento.

Se ci pensate il successo di Google dipende proprio dal fatto che è in grado (tramite i suoi algoritmi sempre più sofisticati) di fornire il risultato più pertinente agli utenti per una determinata query.

Quali sono i 4 search intent più comuni?

Esistono 4 tipologie di search intent.

1.La search intent navigazionale (intento di navigazione). L’utente sa già quale sito intende visualizzare e digiterà, quindi, nella barra di ricerca il suo dominio.

2. La search intent informazionale (intento di informazione). L’’utente cerca informazioni su un argomento di suo interesse, le query saranno dunque generiche ma ben indirizzate su quel determinato argomento (es. come preparare il tiramisù, come fare a scrivere una mail, cosa succede in Germania, ecc.).

3. La search intent commerciale (intento commerciale). L’utente svolge una specie di indagine. Cerca sul web un determinato prodotto o servizio per confrontare le diverse offerte presenti in rete o richiede una comparazione tra diversi brand/prodotti (es. meglio Adidas o Nike, i migliori telefoni android, le più belle spiagge del Salento, ecc).

4. La search intent transazionale (intento transazionale). L’utente va sul web con un preciso scopo: acquistare un prodotto/servizio o iscriversi ad una newsletter ad esempio. Sono proprio queste, le query transazionali le più importanti da intercettare, perché non solo aumentano il traffico verso il sito web ma intercettano utenti davvero interessati alla propria offerta e che, con molta probabilità, andranno a compiere l’azione che desideriamo avvenga.

L’analisi delle SERP per ottimizzare le proprie pagine

Andando a ragionare su aspetti più pratici, quanto fin qui scritto serve a mettere in luce quanto è importante comprendere e ottimizzare la search intent delle pagine e degli articoli del proprio progetto online, e la prima operazione da compiere è analizzare in maniera accurata la SERP per capire quali sono ritenuti i risultati più pertinenti. Così facendo si può orientare meglio il proprio contenuto, aumentare la percentuale di clic degli annunci, facilitare le conversioni on-page (CTA) per gli utenti che atterrano sul sito trovando ciò che corrisponde alle loro intenzioni e offrire risposte informazionali che possono scalare le SERP. Volendo sintetizzare, la comprensione del search intent aiuta a capire meglio sia ciò che muove gli utenti sia ciò che sottende ai motori di ricerca.

Come conoscere la search intent?

Esistono molti tool e strumenti in rete che ci possono aiutare a reperire gli intenti di ricerca più adeguati per i nostri obiettivi.

  1. Keyword Planner di Google (gratuito). Nasce come supporto alla ricerca di parole chiave per le campagne marketing e ADS, ad oggi è utilissimo anche per chi fa SEO. Oltre a suggerire delle nuove parole chiave legate ad un sito o ad un prodotto, consente di analizzare dati e tendenze da cui ricavare il volume di ricerca degli utenti intorno a quelle query
  2. Keyword Search Intent di SEO ZOOM (a pagamento). Consente di inserire una parola chiave per scoprirne tutti i termini correlati al bisogno dell’utente che effettua una query su Google. In pratica, questo tool restituisce l’elenco delle keyword che hanno la stessa intenzione di ricerca a quello inserito, offrendo anche altre indicazioni utili al progetto,
  3. Ubersuggest (estensione Chrome gratuita). Questo programma è molto tantissimo nel mondo SEO e si installa come estensione nel browser Chrome. Con Ubersuggest possiamo ricavare 4 utili indicazioni riguardo una determinata parola chiave: Volume di ricerca, numero di ricerche riguardo quella query stimate in un mese SEO Difficulty, concorrenza stimata nella ricerca organica Paid Difficulty, concorrenza stimata nella ricerca a pagamento CPC medio (Costo Per Click) se vuoi che Google mostri il tuo sito come annuncio nei risultati delle ricerche.
  4. SERP di Google. Nella SERP di Google possiamo trovare molte idee riguardo l’intento di ricerca. Digitando una query è il motore di ricerca stesso a generare altre parole, suggerendo le ricerche più effettuate e di conseguenza più diffuse. Come già detto prima, in fondo alla SERP troviamo inoltre tutte i suggerimenti collegati a quella query, altra risorsa utile per intercettare più informazioni riguardo la Search Intent.

Questo è solo l’inizio per capire quali sono gli intenti di ricerca, successivamente si passerà all’ottimizzazione On Site delle pagine o articoli (questo sarà oggetto di un nostro prossimo articolo).