Perchè ridurre la velocità di apertura di un sito web?
Quando parliamo di esperienza dell’utente uno dei fattori fondamentali è il tempo di caricamento e quindi di apertura di un sito web. Google in primis, già dal 2018, ha iniziato a dare massima importanza a questo fattore stringendo sempre più le maglie e mettendo quindi in crisi gran parte dei siti (che avevano tempi di apertura superiori ai 5/6 secondi). Gli utenti del web hanno sempre meno pazienza e cercano di accedere alle risorse nel minor tempo possibile. Se l’utente attende oltre i 3 secondi in genere tende a lasciare il sito (rimbalzerà). Immaginate quindi per un’e-commerce, ad esempio, quali effetti devastanti può avere nelle vendite.
Identico discorso per il processo di ricerca. Se il caricamento delle immagini dei prodotti e quindi delle loro schede, ad esempio per un e-commerce, impiega troppo tempo o i risultati della ricerca non vengono visualizzati abbastanza velocemente, gli acquirenti generalmente non attendono molto e interrompono il processo di acquisto. Per un sito e-commerce sarebbe la fine!
Quando si realizza un sito, aziendale o e-commerce, in genere si tende a dare molta attenzione alla grafica, integrazione con i social, strumenti di web marketing e contenuti tralasciando l’aspetto “velocità”. Immaginate una vostra campagna AdWords ad esempio, ogni click ha dei costi, ogni visitatore per voi ha un costo, ma se il visitatore scappa o “rimbalza” dal vostro sito senza fare alcuna azione (acquisto, richiesta preventivo, contatto, ecc) avrete messo in serio rischio la buona riuscita della vostra campagna con conseguente perdita di soldi. Quindi dovrete ottimizzare le prestazioni del sito Web con la SEO e le performance di velocità del loro sito.
Il vostro sito web deve aprirsi velocemente in una qualunque delle condizioni, anche le più impervie, soprattutto da smartphone e tablet, in mobilità.
Analizzando il consueto studio di Wearesocial del 2020 tra le puntuali analisi, che da sempre producono, ci interessa soffermarci sulla slide relativa al nostro argomento, la percentuale di utenti che navigano in mobilità.
Alcuni dati sul bounce rate (frequenza di rimbalzo) di un sito
I risultati di vari studi dimostrano che ormai è quasi il 50% degli utenti che vorrebbe tempi di caricamento di un sito o di una pagina web inferiori ai 2 secondi, se questo non avviene o avviene dopo appena 3 secondi molti dei visitatori lasciano il sito. In gergo si chiama frequenza di rimbalzo o bounce rate.
Inoltre, quasi l’80% degli utenti che hanno avuto scarse prestazioni su un sito web eviteranno quelle pagine anche in futuro. Non ridurre quindi il tempo di caricamento della pagina web al massimo e quindi al disotto di un secondo riduce notevolmente la soddisfazione del cliente di quasi il 16%.
Se Facebook, Google e Bing hanno notato che i siti Web lenti stanno perdendo visitatori, è facile intuire che questo ha un impatto enorme sui tassi di conversione, sulle vendite e sui ricavi sia dei siti web e-commerce ma anche su eventuale engagment di siti aziendali o portali .
In che modo la velocità del sito Web influisce sul traffico dei motori di ricerca?
Ormai è più che scontato che Google guardi alla velocità del sito Web quando classifica i siti sulle SERP. Nel 2010 Google annunciò con forza che il tempo di caricamento di un sito o una risorsa web sarebbe stato un elemento fondamentale per scalare il ranking di ricerca.
Google preferisce i siti Web con tempi di caricamento rapidi poiché:
- influisce positivamente sull’esperienza dell’utente
- i motori di ricerca eseguono le scansioni più velocemente
- riduce i costi operativi
- determina il punteggio di qualità di Google AdWords (con conseguente risparmio del budget investito per le campagne Ads)
Qual è il tempo di caricamento ottimale?
Non è facile trovare informazioni accurate e condivide sui tempi di caricamento ottimali ma è sufficiente testare il proprio sito con i più comuni tools online per capire come si sta comportando.
Dal punto di vista usabilità da parte del visitatore le variabili possono essere la pazienza che ognuno di noi ha ad attender prima di abbandonare il sito ma anche il tipo di contenuto che si aspettano di trovare.
Ad esempio, se l’utente vuole guardare un video probabilmente tende ad accettare un tempo di caricamento più lungo, se invece ci si attende una pagina web piena di testo la pazienza va via subito. Identica cosa vale per i visitatori del tuo sito, se devono aspettare troppo a lungo si spazientiranno iniziando a fare altre cose o lasceranno del tutto il sito.
Secondo uno studio di Akamai il 40% dei visitatori avrebbe lasciato un sito se avesse dovuto attendere più di 3 secondi.
Con un secondo tempo di attesa aggiuntivo il 2% dei visitatori abbandona, ma dopo un secondo di attesa in più un altro 10% abbandona ancora.
Con orgoglio noi di Salento Factory dimostriamo di avere le competenze e strumenti per ridurre la velocità di apertura di un sito web ottenendo dei risultati eccezionali anche con CMS “pesanti” come Wordpress.
Negli screenshot potete vedere il raiting raggiunto dal nostro sito (realizzato con wordpress) grazie alle tecniche del nostro Full Stack Developer.
97/100 su Pagespeed
Grade A su GTMETRIX
C’è un tempo di caricamento ottimale?
Quindi qual’è il tempo di caricamento ottimale?
Possiamo certamente affermare che il tempo di caricamento di 1 secondo è un ottimo risultato.
Il consiglio che possiamo darvi è di avere per il vostro sito web un tempo di caricamento non superiore a 1,5 secondi e sicuramente non oltre i tre.
Come posso conoscere il tempo di caricamento del mio sito?
Il vostro sito quanto ci mette a caricarsi?
Vi forniamo alcuni tools gratuiti, tenendo ben presente che Gt Metrix e Page Speed Insights di Google sono quelli comunemente più utilizzati e a cui, in genere, si fa riferimento.
PageSpeed Insights | Tool ufficiale di Google |
GTMetrix | Sviluppato da GT.net come tool interno |
Pingdom | Fa parte di una suite di strumenti di monitoring |
WebPageTest | Sviluppato e supportato da Google |
Varvy | Tool completo: page speed, seo check e mobile speed test |
Pagelocity | Web application |
Nibbler Seo Tool | Analisi di 4 aree: accessibilità, UX, marketing e tecnologia |
Dotcom-Tools Speed Test | Consente l’analisi page speed da diverse località |
KeyCDN Website Speed Test | Consente il test di page speed, http/2, ssl e altro |
Come posso ridurre il tempo di caricamento del mio sito?
A seguito di una corretta analisi e consulenza SEO è’ possibile ridurre il tempo di caricamento del tuo sito, anche se e-commerce, anche se con Wordpress ma occorrono competenze e strumenti specifici, noi di Salento Factory, come hai potuto vedere, siamo in grado di farlo su tutti i siti in tempi brevi e senza farti cambiare server.
Se vuoi un’analisi gratuita ed un preventivo per velocizzare il tuo sito contattaci!
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